Esempi di speculazione con la volatilità
Per una volta non pensiamo alla nostra amata volatilità solamente in termini di protezione del portafoglio, ma anche di speculazione. Poterci guadagnare qualcosa è sempre un obiettivo gradito a noi trader.
Partiamo da un ragionamento che può rendere comprensibili le possibili operazioni che andremo a vedere.
Mediamente i mercati salgono. Nella maggior parte dei casi infatti gli indici azionari chiudono con segno positivo, e questo non lo dico io ma è semplicemente statistico.
Partendo da questo assunto possiamo dire che ad ogni ritracciamento del mercato può avere senso acquistare. Così come possiamo dire che non ha molto senso acquistare sui massimi.
La stessa identica situazione si può sfruttare anche con la volatilità. Infatti, ad ogni movimento al rialzo della stessa, generalmente, corrisponde un ritorno sulla media precedente nel giro di pochi giorni.
Da questo grafico si può vedere esattamente il fenomeno di cui stiamo parlando.
Ogni qual volta la volatilità è andata a crescere oltre il livello di 15, nel giro di pochi giorni è ritornata in area 10-11. Un movimento superiore al 40% che può pagare veramente bene.
Ora qualcuno mi dirà “E se da 15 la volatilità va a 30?”. Domanda lecita anche perché se guardiamo il grafico a due anni possiamo vedere come effettivamente può accadere.
Dal grafico si può notare come sia arrivata ad un valore superiore a 50 e chiaramente se fossimo andati in vendita sui valori di 15 sarebbe stato sicuramente un bagno di sangue.
Però se stiamo attenti possiamo vedere che anche quando è arrivato a 50 poi nel giro di pochi giorni il suo valore si è normalizzato.
Possibili strategie sulla volatilità
A questo punto, forti di queste conoscenze, che cosa conviene fare?
Lavorando con le opzioni la migliore cosa è sicuramente quella di acquistare put quando il titolo fa dei nuovi massimi.
E questo per due motivi:
- Il rischio è limitato al premio pagato;
- Statisticamente il valore della volatilità torna ad abbassarsi.
In queste giornate stiamo assistendo ad un aumento della volatilità dovuta alla fragilità degli indici azionari Statunitensi. Quindi se si vuole approfittare si potrebbe acquistare una put sul VXX scadenza 20 ottobre, etf del VIX, andandola a pagare circa 150-200$ con un ritorno potenzialmente illimitato.
Altro investimento interessante potrebbe essere fatto sull’ etf XIV che fondamentalmente si muove al contrario della volatilità.
Come possiamo vedere dal grafico infatti a fronte di ogni discesa l’ etf riparte poi con forza andando a riprendere i massimi. Un intervento in area 75$ potrebbe portare in cassa anche un 20% di profitto in poche settimane, se non addirittura in pochi giorni. La pecca di questo etf è che, a differenza di VXX, non ha opzioni e quindi la perdita non è preventivabile.
Conclusione
Tendenzialmente comunque preferisco sempre la prima soluzione sul VXX in quanto permette di avere un rischio del proprio capitale assolutamente certo e contenuto.
La volatilità, come puoi vedere, è un ottimo strumento non solo per coprirsi da eventuali crolli del mercato.
Ma anche per portare a casa dei profitti ulteriori rispetto alla normale attività di trading!