Lo scorso 27 aprile Facebook ha rilasciato i suoi ultimi dati trimestrali, superando le stime e raggiungendo i massimi assoluti, in area $121.
Da quel momento, però, la società ha rallentato, chiudendo la seduta in area $117 e, nei giorni successivi, lateralizzando il suo movimento, con volumi in netta diminuzione.
A questo punto la statistica viene a nostro favore.
FACEBOOK: il passato aiuta a sfruttare il futuro
Se osserviamo il grafico di Facebook (Ticker: FB) notiamo che, a seguito degli ultimi sette earnings, si verifica sempre lo stesso pattern di movimento. Il titolo, appena rilasciati i dati, accelera con forza per poi ritracciare il movimento e, in seguito, lateralizzare.
Grafico 2 anni, candele giornaliere
Attualmente ci troviamo anche in una situazione in cui le opzioni vengono scambiate con una bassa volatilità implicita e questo livello di “indifferenza” nei confronti del titolo è un buon indicatore contrarian di breve termine sul movimento in atto.
Per questi motivi un vertical spread può essere la soluzione più adatta per sfruttare l’attuale situazione.
La nostra proposta, da testare sulla piattaforma simulata, prevede la vendita di opzioni CALL e il contemporaneo acquisto di opzioni CALL con strike più alto:
Più aggressivo
BEAR CALL 122/124, scadenza maggio, per un credito di circa $45.
Più conservativo
BEAR CALL 124/130 , scadenza maggio,per un credito di circa $40.
I trade sono di breve durata (15 giorni), proprio per sfruttare il movimento laterale a seguito del rilascio degli earnings.
Ci poniamo sopra il massimo storico in area $121 e teniamo proprio quest’area come livello di allerta per la nostra operazione.
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