Torna l’appuntamento settimanale di analisi su un titolo azionario americano. In questo secondo appuntamento parliamo di uno dei giganti mondiali dell’e-commerce: Ebay (Ticker: EBAY).
EBAY: scenario ribassista
Il siti di aste più conosciuto al mondo è stato fondato a San Jose in California nel 1995 dal programmatore Pierre Omidyar.
Il primo giorno di contrattazione sul mercato, il 21 Settembre 1998, il titolo è passato da uno quotazione di 18$ a 53.50$ rendendo immediatamente miliardari Pierre Omidyar e Jeffrey Skoll (primo presidente della compagnia).
La società non sta attraversando un buon periodo. Gli ultimi earnings non hanno soddisfatto le aspettative del mercato e il bilancio risulta poco favorevole. Pesa molto lo slip con PayPal (avvenuto nel 2015) che ha ridotto notevolmente i ricavi della società californiana. Adesso si punta tutto su StubHub, noto rivenditore USA di biglietti per eventi sportivi e concerti, ma l’incidenza dei guadagni sembra ancora limitata.
Ormai le aste online non sono più una novità e Ebay è ormai visto come un normale sito dove poter fare acquisti; esattamente come Amazon, Alibaba e simili.
Fondalmentalmente e tecnicamente il titolo si presenta ribassista anche se non esiste un vero è proprio indicatore di ribasso ma solo diverse indicazioni evidenti sul grafico e sui bilanci.
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