Scegli la diversificazione per un portafoglio bilanciato
Quest’anno sulle opzioni è stato sicuramente un anno di vacche grasse, ovviamente per chi le approccia attraverso il nostro approccio molto soft con i vertical spread in vendita.
Per chi invece non lo conoscesse, fondamentalmente noi guadagniamo con maggiore facilità quando il mercato non si muove molto. Si dice che quando si vendono opzioni siamo NON DIREZIONALI sul mercato.
Quindi con un mercato estremamente prevedibile e relativamente semplice come quello di quest’anno è chiaro che in tanti avranno avuto facili guadagni, basta dare un’occhiata al grafico di quest’anno sull’ S&P500 (nostro principale benchmark) per farsi un’idea di quello che diciamo.
L’importanza della diversificazione
Tuttavia il nostro lavoro non è di crogiolarsi sui risultati di quest’anno, li puoi vedere qui , ma è quello di fare in modo di garantire questi risultati anche quando il mercato non è accondiscendente.
Per questo motivo ci permettiamo di mettere in guardia tutti i nostri amici opzionisti attraverso alcuni accorgimenti:
- Non concentrare il rischio su un unico titolo. Lo so che gli iron condor sugli indici americani pagano bene, ma se il mercato fa un ritracciamento del 10% in 3 giorni il nostro conto potrebbe dimezzarsi;
- Conseguentemente meglio diversificare con più titoli e settori possibili;
- Avere sempre un piccolo salvagente, ad esempio acquistando volatilità sul mercato;
- Attenersi in modo maniacale al money management, se si stabilisce che con ogni operazione non possiamo rischiare più del 2% del capitale, quella regola deve diventare un mantra.
La nostra preoccupazione deriva dal fatto che il mercato negli ultimi due anni è cresciuto a ritmi decisamente sostenuti, solo quest’anno quasi del 20%, senza però dei volumi consistenti.
Per dirla semplice, è come si stesse costruendo una casa con fondamenta sulla sabbia, e come ben sappiamo quando le fondamenta non sono buone basta un piccolo terremoto per demolire tutto.
Queste piccole scosse da dove possono arrivare?
Ad esempio dalla riforma fiscale e dalla tenuta della maggioranza politica di Donald Trump, se infatti qualcosa non dovesse andare dal punto di vista della riforma, sulla quale si gioca il mandato politico, allora un piccolo terremoto potrebbe verificarsi.
Altro elemento imprevedibile è costituito dalla Cina, tanto che l’ultimo ritracciamento degno di nota lo abbiamo visto proprio in concomitanza di un possibile rallentamento dell’economia Cinese visto nel 2016 quando l’S&P500 perse circa il 12% nel giro di due settimane.
A contorno di questo ci sono le tensioni sul mercato obbligazionario dove i tassi di interesse rasentano lo zero da ormai parecchio tempo.
Conclusione
Per questo motivo è importante la diversificazione, che metterà nel proprio arco più frecce possibili in termini operativi. Ad esempio lo spread trading su commodities che grazie alla stagionalità ci permette di portare a casa ottimi profitti con la statistica dalla nostra parte.
Alternativamente si può intraprendere un’operatività in Intraday che ci permette di guadagnare in maniera più semplice proprio quando il mercato inizia a muoversi in maniera significativa.
Se ci prepariamo al peggio nessun evento potrà mai metterci in difficoltà.