Come analizzare il contesto del mercato di riferimento nel trading – Sommario
- Capire come analizzare il contesto del mercato di riferimento è fondamentale per prevederne l’andamento futuro.
- Il contesto di mercato come l’insieme di informazioni o input che, unite, giustificano l’andamento dei prezzi.Trading Journal BlogIl contesto di mercato come l’insieme di informazioni o input che, unite, giustificano l’andamento dei prezzi.
- Il primo input per la lettura del mercato è denominato Action Price.
Come interpretare il contesto di mercato per prevederne l’andamento futuro
Come mai alcune persone riescono a prevedere l’andamento del mercato con una frequenza nettamente superiore alla tua? Se vuoi sapere il perché, in questo articolo ti mostro alcuni spunti per essere più efficiente nel tuo trading.
In tutti i miei articoli scritti sul Trading Journal Blog ho sempre citato il contesto del mercato. Quando guardiamo un grafico, spesso ci concentriamo su oscillatori di analisi tecnica, trascurando però la parte più essenziale, ovvero il suo contesto.
Che cosa è il contesto del mercato?
Si può definire il contesto di mercato come l’insieme di informazioni o input che, unite, giustificano l’andamento dei prezzi.
Supponi di avere un libro aperto, dove la pagina di sinistra è scritta e la pagina destra ancora da scrivere. Ciò che ti serve per interpretare quello che leggi è riconoscere le lettere che formano parole e successivamente le frasi. Se hai questi strumenti input ora devi fare lo sforzo mentale più grande, vale a dire interpretare quello che hai appena letto.
In pratica devi riordinare il puzzle di informazioni per farle tue ed essere in grado così di poter scrivere tu la pagina di destra. Ecco allora che nella pagina di sinistra avremo il grafico con tutte le sue informazioni ancora nascoste e la pagina di destra, il calcolo probabilistico del futuro andamento del grafico.
Informazioni o input che giustificano la conferma del segnale
La prima cosa da fare è cercare quindi i vari pezzi del puzzle di informazioni. In base al proprio utilizzo dell’analisi grafica e tecnica ci saranno informazioni che avranno un peso di importanza superiore ad altre, ma pur sempre una singola parte di input che possono aiutare nella lettura del contesto.
Mi spiego meglio. Se utilizzo le candele giapponesi e le sue casistiche per l’operatività (morning star, doji, island…) queste saranno parte importante delle informazioni di cui ho bisogno, ma pur sempre un pezzo del puzzle.
Mercato rialzista o ribassista?
Ci sono dunque indipendentemente dal proprio stile di trading e utilizzo di segnali di entrata quello che possiamo definire come la conferma del segnale. In pratica, la lettura del contesto del mercato può evidenziare una struttura rialzista o ribassista. Una volta identificata, sarà dunque il mio metodo di trading con l’utilizzo di oscillatori, studi su candele o quant’altro che detterà il timing migliore per l’entrata.
Come si determina il contesto di mercato di riferimento
In una normale operatività di trading, non compro ogni volta che vedo un RSI in ipervenduto, ma analizzerò tale casistica unendo qualche informazione in più, che possa confermare la mia entrata in posizione o uscita. È proprio l’unione di tali informazioni che determina il contesto del mercato.
In pratica e ci tengo a sottolinearlo, se ho un segnale d’ingresso sul mio trading system, non cerco giustificazioni guardando il grafico e quindi il suo storico, ma faccio esattamente l’opposto!
Come identificare le probabilità di rialzo e di ribasso
Dalla lettura del grafico e quindi del suo contesto, evidenzio le probabilità per un rialzo o ribasso e una volta che si presenta il segnale che conferma tale lettura, entro in posizione. (Fig schema decisionale)
Basi per fare un’analisi del mercato di riferimento
Come puoi intuire l’argomento è alquanto vasto e ricco di sfaccettature, in questa seconda parte entrerò più nel dettaglio per capire quali informazioni sono più rilevanti che altre. Vediamo quindi cosa sapere per essere più incisivi e profittevoli nel nostro trading grazie ad un’analisi del contesto del mercato di riferimento.
Azione di prezzo per leggere il mercato
Il primo input per la lettura del mercato è denominato Action Price. L’azione di prezzo è per sua definizione un metodo di analisi in cui si studia l’andamento dei prezzi senza l’aggiunta di alcun indicatore di analisi tecnica, in pratica ci troveremo di fronte a un grafico “pulito” di qualsiasi media o oscillatore.
Perché è così importante l’azione di prezzo nel contesto del mercato? Per rispondere a questa domanda basta guardare un l’esempio grafico nel prossimo paragrafo.
Esempio di action price in un grafico
In questo esempio, ho intenzionalmente eliminato l’asse tempo. Infatti, non è importante sapere se le candele (candlestick) sono a un minuto, diarie o quant’altro.
Quello che qui ci interessa sapere consiste nel rispondere a 2 domande:
- Dove si trova il prezzo?
- Che cosa sta facendo il prezzo?
Quando entrare a mercato
Se, come rappresentato nel grafico, i prezzi stanno salendo ha senso cercare operazioni in vendita? Prima o poi, il prezzo ricomincerà a scendere. Tuttavia, mentre il trend non viene rotto, generando così una figura di inversione, l’unica attenzione si rivela cercare un prezzo di ingresso in acquisto in cui il rapporto rischio rendimento sia a tuo favore. Semplice vero?
Eppure nella mentalità della maggior parte dei trader, non è proprio così. Se i prezzi salgono “troppo”, vogliamo entrare al ribasso perché siamo convinti che non possano salire ancora.
Il concetto è che non siamo noi piccoli trader a muovere il mercato, quindi che pretesa possiamo avere se entriamo con un solo contratto in un mercato che muove migliaia se non milioni di contratti al giorno?
Teoria di Dow e analisi tecnica nel trading
Tornando all’esempio del grafico, un trend rialzista è definito come una serie di massimi e minimi relativi crescenti, quindi il trend rimarrà intatto finché non si assiste alla rottura del minimo relativo precedente con un nuovo minimo relativo inferiore.
Teoria di Dow e principio di conferma
Nella teoria di Dow (Dow Theory), il principio di conferma cita una tendenza esiste finché cessa di essere e comincia un nuovo trend. La prima volta che lessi questo principio pensai: praticamente la scoperta dell’acqua calda!
Eppure nello stesso momento capii come realmente non lo stavo applicando, cadendo sempre nel solito errore di vedere un mercato che oramai era troppo alto o basso .
Le percentuali di esito nella mia gestione del controtrend e relativi saldi sono sempre stati negativi. Di contro, seguire il trend “sbagliando” anche il timing di ingresso hanno sempre dato risultati positivi sia in termini statistici che di saldo.
La sensazione è quella di immergersi in un fiume e lasciarsi trasportare dalla corrente. Ovvio che a volte per seguire il trend, una volta entrati ti accorgi che la posizione va in perdita, lasciandoti con un saldo negativo di chiusura. Questo però rientra in quello che è statistica di operazioni in perdita.
Prezzo e volume
Un secondo input per la lettura del mercato che può fornire moltissime informazioni consiste nella relazione esistente tra prezzo e volume sia nelle fasi di una rottura grafica che nello studio della singola candela.
Come in tutti gli articoli che ho scritto di analisi grafica, ho sempre sottolineato la massima attenzione sul concetto che la rottura di una figura (rettangolo, flag, teste e spalle…) deve sempre essere accompagnata dai volumi.
Se entrano volumi significa che c’è intenzionalità nel far correre i prezzi nella direzione della rottura. A volte capita che la figura venga “rotta” e che i volumi entrano solo in un secondo momento. Quando succede si può sempre seguire il flusso. Se però il rapporto rischio rendimento non gioca più a tuo favore, pace! Si rimane fuori e si guarda avanti.
Il fatto comunque di disegnare una figura su un grafico, significa già prendere in esame parte del suo contesto e fare una successiva valutazione.
Quello che sicuramente meno persone fanno è analizzare la forma della candela con relazione ai volumi. Eppure è uno studio molto importante per una analisi del contesto.
Esempi di alti volumi
Qui sotto ti riporto alcune casistiche su differenti tipi di candela in cui si sono registrati sempre alti volumi.
Il concetto è semplice. Le candele sono disegnate sempre nello stesso modo sia che siano passati tanti che pochi volumi. Sarai dunque tu che dovrai filtrare le candele con alti volumi da quelle con bassi.
Per una lettura corretta del contesto del mercato, nelle fasi in cui si ha un forte movimento di volumi, c’è dell’interesse da parte degli istituzionali nel muovere il prezzo. Sono proprio questi i momenti che ci danno le migliori informazioni per le decisioni operative.
Candela A: corpo molto accentuato
Le candele del caso A, hanno un corpo molto accentuato. Questo significa che, molto probabilmente, ci troviamo di fronte a una rottura di una figura grafica o di precedenti massimi o minimi e l’inizio di un nuovo movimento.
È quindi con la stessa probabilità che puoi vedere una prosecuzione del movimento generando così la candela seguente nella stessa direzione della precedente e così le successive. Se un istituzionale o più si permettono di entrare con tanti volumi, non lo fanno per una manciata di tick, se non per prendere una quantità significativa di punti.
Candela B: alti volumi ma corpo molto piccolo
Le candele del caso B, pur registrando altissimi volumi, hanno un corpo molto piccolo e se si trovano dopo una lunga fase direzionale, può indicare la fine del movimento.
La logica di detta lettura consiste nel rapporto sforzo/rendimento , in pratica si assiste ad un assorbimento di volumi. Se ci troviamo in una fase ribassista, significa che pur continuando a vedere volumi alti, questi non sono in grado di far scendere ulteriormente il prezzo.
Qualche altro grosso istituzionale ha deciso che è il momento che il trend si fermi e che magari cambi anche di direzione.
Candela C: lotta tra compratori e venditori
La candela C, rappresenta una fase di grande lotta tra compratori e venditori, il prezzo non riesce per il momento a prendere una direzione. Per noi piccoli trader questo si traduce in un “mani in tasca”, rimaniamo alla finestra e attendiamo nuovi sviluppi.
Come studiare i grafici nel trading con l’analisi grafica
Come puoi capire l’argomento è molto ampio e dalle mille sfaccettature, ma già con questi primi 2 input e quindi con queste prime osservazioni, potrai cominciare a osservare il mercato in una nuova ottica.
Sarà poi grazie alla continua osservazione e pratica che ti troverai meglio ad interpretare i grafici di qualsiasi strumento finanziario e con qualsiasi lasso temporale.
Se sei interessato ad approfondire maggiormente questo argomento, ti invito a lasciare un commento o domande alle quali ti darò risposta.
L’argomento non solo per me è stato affascinante, ma anche cambiato il mio stile di trading con conseguenti riflessi positivi nel mio conto personale.
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